giovedì 14 febbraio 2013

I cagnolini

I cagnolini accettano con rassegnazione le finte carezze degli uomini incravattati che si fanno scattare le foto per un voto in più. Parlano di cani, e non di bambini, perchè in Italia sono più importanti loro. La mia amica maltese era alquanto stupita dalla quantità di cani che girano al guinzaglio dalle nostre parti, magari con il cappottino e la piega appena fatta. Io le ho detto che qui la gente tratta i cani come fossero bambini, e i bambini come fossero dei cani.  

mercoledì 13 febbraio 2013

La donne alle finestre

Le donne alle finestre si saziano gli occhi guardando la loro città. A volte le danno le spalle, perchè sono intente a farsi un maglione all'uncinetto. A volte ci si tuffano dentro, e camminano veloci con le buste della spesa. La loro città è una finestra, sulla storia e sulla geografia. Mette insieme distanze cronologiche impressionanti: su quel suolo hanno mangiato, dormito e combattuto decine di popoli. Unisce l'est e l'ovest con una creatività tutta sua: solo qui ho visto una chiesa diventata moschea con la Madonna accanto all'occhio di Allah. E solo qui uno che si chiama Jesus non sa che si è dimesso il Papa. Istanbul è una finestra sul mondo, e per ricordarcelo è piena zeppa di finestre. Ce ne sono per tutti i gusti: dorate, finte, di marmo, con i vetri rotti, colorate, barocche e di lamiera. Ce ne sono anche alcune con i cartelli stradali appiccicati, non sia mai che tu ti perda!

venerdì 8 febbraio 2013

L'esperto di cucitrici

L'esperto di cucitrici mi guarda di soppiatto mentre faccio finta di fare altro. Io cerco di ricaricare una cucitrice di nuova generazione e non ho nessuna intenzione di confermare il vecchio clichè della donna impedita di fronte ad un aggeggio da domare. Ma siccome so di esserlo -infinitamente impedita- cerco almeno di dissimulare con nonchalance. Rinuncio alle graffette, piuttosto che chiederti una mano. L'esperto di cucitrici si avvicina, io abbandono l'impresa e mi metto a rovistare nella borsa alla ricerca del burro di cacao, e della mia dignità. Click, clack, e la cucitrice è carica. 
'Non sapevo bene come fare... eh eh'
'Mai paura, basta aprirla con forza'
'Ma avevo paura di romperla!'
'Romperla?! Non ci sono alternative, per caricare bisogna aprire
Adesso capisco perchè lui porta a Praga venticinque diciassettenni con il passamontagna, e io no.
La prossima volta me la carico io, la cucitrice!