lunedì 10 giugno 2013

La cow girl

La cow girl arriva sfrecciando dopo aver macinato chilometri su chilometri. Tu stai sorseggiando un aperitivo analcolico, e lei ti catapulta in un vortice dentro il quale non riesci più a raccapezzarti. Ride ad alta voce, e ordina la zingara perchè è la pizza che rappresenta maggiormente la sua personalità. Siccome piove, ci mettiamo tutti sotto un ombrellone da spiaggia e lì comincia la lezione di ballo country. La cow girl ha gli stivali con la punta e il tacco, e i passi base le vengono da dio. Io ho le scarpe da ginnastica, ci metto impegno e dedizione, ma sembra che stia ballando il twist. 

venerdì 7 giugno 2013

La nuotatrice con i capelli trendy

La nuotatrice con i capelli trendy si è fatta un taglio che ha un nome particolare, che ora mi è sfuggito ma che ieri un giovane vespista mi aveva fatto scoprire. Il suo ciuffo anni Cinquanta rimane inspiegabilmente fermo anche se lei si muove sempre. Talvolta perdo il filo del discorso perchè non riesco a distogliere l'attenzione da lì. Io e la nuotatrice ci vediamo prima che lei vada ad allenarsi in piscina (ha intenzione di fare una gara in mare aperto, e di questo sono molto preoccupata) e dice di non voler mangiare, ma poi si tuffa goduriosa sulla pasta fredda. Beviamo il caffè a casa di una ballerina che deve lasciarci per andare a selezionare una candidata. Parliamo di cose che ci fanno soffrire e delle terapie più adatte per superarle con ottimismo. Rimaniamo lì per due ore buone e alla fine lasciamo alla ballerina selezionatrice un post it di ringraziamento, per aver soggiornato gratuitamente sui suoi sgabelli triangolari e fosforescenti. Scomodissimi, ma di design. Ci salutiamo parlando delle spie delle nostre macchine che ci implorano di portarle dal meccanico ma che noi continuiamo ad ignorare, perchè siamo femmine e possiamo anche permetterci di far finta di niente.  

giovedì 16 maggio 2013

Gli ornitofili

Gli ornitofili hanno questa passione per gli uccelli che è vagamente fallica, ma che riescono a veicolare in modo delicato. Hanno comperato una mangiatoia per volatili e l'hanno piazzata in terrazza, senza valutare la possibilità che qualche amico fumatore l'avrebbe usata come portacenere. In effetti era difficile da riconoscere, visto che anche un artigianale video-sondaggio ha rilevato che nessuno ha mai avuto una mangiatoia per uccelli e che nessuno ha intenzione di comprarsela. Nessuno, tranne gli ornitofili, che passano i pomeriggi a sbriciolare pane fresco, e a trovare il nome adatto (Giacomino) alla cocorita che si è appollaiata sulla loro mangiatoia e che si rifiutano di rinchiudere nella soffocante gabbietta da uccellino domestico prestata da un collega di lui, che mangia lasagne in pausa pranzo, tenute a temperatura perfetta grazie alla borsa dell'acqua calda amorevolmente distesa dalla morosa. Gli ornitofili sono dotati di una gentilezza intrinseca, ma sono purtroppo razzisti, perchè adorano tutti gli uccelli, ma i piccioni che fanno il nido sulla grondaia no. 

lunedì 6 maggio 2013

Bianca come il latte

Bianca come il latte deve stare attenta quando prende il sole, perchè può diventare tutta rossa e questo a volte è un problema. Lei è una di quelle persone che sono entrate due volte nella mia vita, in modo inaspettato e piacevolissimo. La prima, qualche anno fa, quand'era dietro una scrivania incasinatissima, metteva scialli colorati e mi parlava del suo fidanzato con la effe maiuscola e di turismo alternativo. Io non avevo ancora perso la mia maglia preferita, sottolineavo col pastello verde e prendevo i treni correndo. La seconda, cinque anni anni dopo, cioè adesso: lei viene da me a bere un caffè al volo per fare il punto della situazione prima di una riunione importante. Preventivi, punti di forza, criticità, soluzioni. Efficienti e concrete, troviamo anche il tempo di commuoverci perchè la vita in questi giorni ci sta mettendo a dura prova. Ci sistemiamo a vicenda il rimmel sbavato, e la giornata comincia.

venerdì 3 maggio 2013

Vinicio al concerto del primo maggio

Vinicio al concerto del primo maggio collabora con una banda 'specializzata in canzoni da sposalizio', che 'può celebrare e festeggiare ogni tipo di unione, anche le più innaturali'. La gente in piazza fa un enorme girotondo e balla esausta godendosi a più non posso gli ultimi minuti di una giornata memorabile. Io non posso fare il girotondo, perchè sto guidando, e poi siamo solo in due, e in due non si riesce a fare. E, anche se fosse, ho come la vaga impressione che solo a me piacerebbe fare il girotondo. C'è buio, sono in mezzo alle montagne, e ascolto Vinicio alla radio. Assaporo gli ultimi minuti di una giornata memorabile. Corro ai primi maggio del mio passato, tutti speciali per un motivo o per l'altro. Questo primo maggio è una piccola cosa, è qualsiasi cosa, è tutto. 

giovedì 2 maggio 2013

Il lavapiatti

Il lavapiatti ha acquisito una tecnica invidiabile nel lavare i piatti degli altri. E' sufficiente che venga lasciato da solo a giocare con il detersivo, e che ogni tanto gli venga accesa una cicca con uno dei suoi tre accendini, finiti misteriosamente nella sua tasca. Nel frattempo, io posso stendermi a prendere il sole e a parlare a vanvera, che è il mio hobby preferito. Ci mette di meno lui a pulire 27 bicchieri, che io a trovare il filo del discorso che ho perso. Non so se il lavapiatti sia più orgoglioso della sua tecnica invidiabile nel lavare i piatti, o delle sue magliette dissacranti, che solo lui trova. O della sua capacità di distinguere la musica buona da quella cattiva, o della sua voce costantemente alta. O della sua fortuna nel salire nelle macchine degli altri senza lasciare giù una gamba, o della sua voglia di fare sempre il bis di tutto (a partire dalle serie tv di vent'anni fa).

lunedì 29 aprile 2013

Il fidanzato nero e la fidanzata bianca

Il fidanzato nero e la fidanzata bianca stanno insieme dalla notte dei tempi, tipo  da quando le cellule erano totipotenti e dovevano ancora differenziarsi (dico così perchè ho appena assistito ad una lezione di biologia per principianti assoluti). Il fidanzato è nero perchè ha tutti i denti neri, e anche i capelli, e anche lo stomaco, per via del pelo. La fidanzata è bianca perchè è democristiana fino all'osso, ha un sorriso smagliante e non sa cosa sia la malizia. Il contrasto tra bianco e nero accostati solitamente mi affascina, ma in questo caso questi colori così estremi cozzano uno contro l'altro con un'evidenza che sembro cogliere solo io. No, no, no. Adesso  che guardo meglio, la colgono anche i fidanzati, e la nascondono impotenti. 

martedì 23 aprile 2013

La tedesca con il sacchetto in testa

La tedesca con il sacchetto in testa si è dimenticata a casa l'ombrello e cammina velocemente con il suo cane al guinzaglio per raggiungere al più presto il suo appartamento. E' ora di pranzo, io sono dietro di lei e le dico decisa: 'Signora, venga sotto con me!'. Lei è un po' stupita, e mi si affianca tutta grata. La tedesca con il sacchetto in testa mi racconta che si è trasferita in Italia solo per sfuggire alla pioggia, ed ecco che se la ritrova di nuovo tra i piedi. In realtà c'era un grande amore qui, che l'ha travolta. E' arrivata, mi saluta e se ne va. Credo di averle dato un passaggio perchè sono estremamente orgogliosa di aver comprato il primo ombrello della mia vita, naturalmente rosso a cuoricini rosa. Io proseguo la mia irrazionale passeggiata dal centro a casa, sotto la pioggia battente, con le scarpe bombe d'acqua e la isla bonita sull'ipod. Penso a tante cose, ma soprattutto a come ci è finita la isla bonita sul mio ipod. 

domenica 21 aprile 2013

Oskar

Oskar ha cominciato a picchiare il suo tamburino di latta a tre anni, e da quel momento non ha mai smesso. Stambura dalla mattina alla sera, nei momenti più inopportuni. Chi tenta di strappargli il tamburino dalle mani scatena in lui una rabbia cieca, che graffia e morsica. La sua mamma ad un certo punto decide di mangiare solo pesce per settimane, per farsi venire l'itterizia e farla finalmente finita. Oskar è impegnativo da leggere, perchè è un personaggio drammatico e io sono molto sensibile, quindi lo affronto con il contagocce, sperando che sia solo una finzione letteraria. Invece ne esiste uno anche nella realtà. L'Oskar in carne ed ossa non parla che di percussioni, e percuote sempre qualsiasi cosa sotto gli occhi esterrefatti di tutti. Ti si pianta in casa e non riesci più a levartelo di torno. Viaggia solo per conoscere nuovi ritmi ed è talmente molesto che te li fa sentire anche al telefono. 

domenica 7 aprile 2013

L'allenatore

L'allenatore lo chiamo così perchè è Prandelli sputato. Ogni tanto mi prende da parte per spiegarmi qualche tattica innovativa per vincere la partita. Ci mettiamo in qualche antro nascosto ai più, e giù di tattiche! L'allenatore mi mette tanta allegria. 

sabato 30 marzo 2013

Quelli che l'inverno li ha cambiati

Quelli che l'inverno li ha cambiati hanno fatto cose e visto gente, ma soprattutto:
- La mia amica ballerina si è procurata un banchetto da scuola materna anni '60, e lo ha messo in salotto di fronte al libretto di bulabula.
- Io ho un  paracadute per copridivano, sul quale mi paracaduto molto volentieri.
- La mia eco-amica con le cuffiette sulle orecchie ha mangiato il suo primo muffin a forma di topo
- Selvaticman un giorno sì e un giorno no fa i buchi alle orecchie con la pistola spara-orecchini.
- Lo specialista del parcheggio a spina di pesce registra la sua risata con il telefonino, e la manda al papà di sua morosa.
-I miei sono diventati couchsurfers. 
- La mia amica che ha visto 16 concerti dei Subsonica in tre anni, è arrivata al ventiquattresimo concerto dei Baustelle in due anni. E continua a dire che dal vivo sono veramente pessimi. 
- C'è un'unica cosa che non è cambiata di una virgola: la foderatrice di divani, grande fan della East Coast, la vedo sempre e solo con la pioggia. E sempre e solo quando ci siamo appena lavate i capelli.
-L'analista di meteo.it dice che questo post è perfettamente inutile perchè l'inverno non è affatto finito, quindi nei prossimi giorni potrebbe succedere di tutto. 

domenica 24 marzo 2013

Indovinate quale sono io

- Ciao a tutti, sono ***,  e sono una specialista nel dar da mangiare ai gatti altrui.
- Io invece sono ****, e incarto libri di scuola ad una velocità invidiabile.
- Io, anche se la mia faccia potrebbe ingannare, sono un ottimo baby sitter.
- Buonasera a tutti, sono ***, per me è la prima volta. So stirare meglio di quella che ha appena parlato, quindi le camicie portatele da me, please.
- Dunque, io sono una socia storica, e cerco qualcuno che trovi l'offerta adsl più adatta alla mia indole. 
- Io, invece, cucino rotoli di coniglio e ricotta che a Masterchef manco li vedono. 
- Io sono Fuffa, parlo tanto e combino poco, faccio grandi sorrisi ma non so fare niente. 
- Salve a tutti, sono ****, e custodisco con amore l'orchidea che la mia collega ha tentato di uccidere.  
- Tocca a me? Io sono bravissimo a dormire nelle case degli altri. Faccio l'antifurto vivente. 
- Io sono molto grato alla banca del tempo, perchè grazie a lei ho imparato ad usare la sega elettrica.



sabato 23 marzo 2013

Giovanni Senzaterra

Giovanni Senzaterra non ha terra da regalare in giro, ma solo un po' di prato attorno a casa. Dice sempre di avere un cottage a Sanbortolo, per quello pensavo ne avesse a badilate. Sostiene che se il campanile di Saletto cadesse, distruggerebbe quello di Sanbortolo. E che a Sanbortolo hanno i cannoni puntati verso Saletto. Adesso si vuole comprare un computer, per non fare l'antico, anche perchè l'altro giorno suo nipote di sei anni gli ha fatto una foto con il telefonino. In realtà è talmente terrorizzato dalla tecnologia che ha una lavatrice nuova di zecca che si rifiuta di imparare ad usare. Quindi prende la sua roba e la porta alla lavatrice pubblica, così con quattro euro si legge il giornale e passa un po' di tempo fuori. E le mutande escono che sono già asciutte. 

venerdì 8 marzo 2013

Mimosa

Mimosa l'ho appena googlata, perchè non ho mai capito cosa vuol dire nel linguaggio dei fiori. Non ho trovato niente di che, quindi il suo significato me lo invento io. Forse non ho trovato niente di che perchè avevo già deciso che il suo significato l'avrei inventato io... Ho pensato a lei quando questa mattina ho deciso di andare a trovare quella mia amica che assomiglia a Vanessa Incontrada, per via delle lentiggini. Non mi sembrava carino portarle dei biscottini, visto che lei è credente e oggi è un venerdì di quaresima. Allora ho deciso di comprarle una mimosa, è la prima volta. Mi è piaciuto entrare per la prima volta nella fioreria del mio quartiere. Anche se di solito sono le cose senza senso a piacermi, questa volta mi è piaciuto perchè ha molto senso. Regalare una mimosa è una coccola. Siamo noi donne a dover coccolare le altre donne.

lunedì 4 marzo 2013

Anne Geddes

Anne Geddes andava un sacco di moda alla fine degli anni '90, quando aprivo i jeans a sigaretta per cucirci un triangolo di stoffa fiorata per fare la zampa. L'ho rispolverata qualche mese fa, quando l'ho trovata sottoforma di puzzle nel negozio più sfizioso che conosco. L'ho portata a casa dei miei, l'ho sistemata sul tavolino da picnic e li si è fatta costruire. Tutti hanno partecipato a questa piccola impresa, fatta di ricerca, pazienza e compromessi. Il consulente di materassi ha messo una spina, la vicina chiacchierona un orecchio, l'amico dell'amico la cornice della cornice, la presbite un bigliettino scritto in piccolo. A volte Anne Geddes è stata abbandonata con un vaffa, dopo aver cercato la quadra di un cerchio. A volte si è mangiato più tardi, per non lasciarla sola. A volte era coperta dalla biancheria da stirare, o dai libri da leggere. A volte la doccia poteva aspettare. A volte le braccia si incrociavano e i piedi si pestavano. A volte c'eri solo tu e lei, e si riusciva a parlare con franchezza. E' stata ingombrante, non c'è dubbio. Come tutte le cose belle, che ti obbligano ad un percorso tortuoso e faticoso, ma a posteriori scopri che ne valeva la pena. Come l'Italia.     

giovedì 14 febbraio 2013

I cagnolini

I cagnolini accettano con rassegnazione le finte carezze degli uomini incravattati che si fanno scattare le foto per un voto in più. Parlano di cani, e non di bambini, perchè in Italia sono più importanti loro. La mia amica maltese era alquanto stupita dalla quantità di cani che girano al guinzaglio dalle nostre parti, magari con il cappottino e la piega appena fatta. Io le ho detto che qui la gente tratta i cani come fossero bambini, e i bambini come fossero dei cani.  

mercoledì 13 febbraio 2013

La donne alle finestre

Le donne alle finestre si saziano gli occhi guardando la loro città. A volte le danno le spalle, perchè sono intente a farsi un maglione all'uncinetto. A volte ci si tuffano dentro, e camminano veloci con le buste della spesa. La loro città è una finestra, sulla storia e sulla geografia. Mette insieme distanze cronologiche impressionanti: su quel suolo hanno mangiato, dormito e combattuto decine di popoli. Unisce l'est e l'ovest con una creatività tutta sua: solo qui ho visto una chiesa diventata moschea con la Madonna accanto all'occhio di Allah. E solo qui uno che si chiama Jesus non sa che si è dimesso il Papa. Istanbul è una finestra sul mondo, e per ricordarcelo è piena zeppa di finestre. Ce ne sono per tutti i gusti: dorate, finte, di marmo, con i vetri rotti, colorate, barocche e di lamiera. Ce ne sono anche alcune con i cartelli stradali appiccicati, non sia mai che tu ti perda!

venerdì 8 febbraio 2013

L'esperto di cucitrici

L'esperto di cucitrici mi guarda di soppiatto mentre faccio finta di fare altro. Io cerco di ricaricare una cucitrice di nuova generazione e non ho nessuna intenzione di confermare il vecchio clichè della donna impedita di fronte ad un aggeggio da domare. Ma siccome so di esserlo -infinitamente impedita- cerco almeno di dissimulare con nonchalance. Rinuncio alle graffette, piuttosto che chiederti una mano. L'esperto di cucitrici si avvicina, io abbandono l'impresa e mi metto a rovistare nella borsa alla ricerca del burro di cacao, e della mia dignità. Click, clack, e la cucitrice è carica. 
'Non sapevo bene come fare... eh eh'
'Mai paura, basta aprirla con forza'
'Ma avevo paura di romperla!'
'Romperla?! Non ci sono alternative, per caricare bisogna aprire
Adesso capisco perchè lui porta a Praga venticinque diciassettenni con il passamontagna, e io no.
La prossima volta me la carico io, la cucitrice!

giovedì 31 gennaio 2013

La lavatrice ululante - necrologio

La lavatrice ululante ha ululato il suo ultimo ululato ieri mattina alle ore 11.56.
Nata in una fabbrica tedesca mentre cadeva il muro di Berlino, studiò per tre anni dietrologia del bucato nella propria casa natale. Optò per un anno sabbatico in garage per conoscere meglio se stessa. Decise poi di andare in Erasmus in una casa molto carina, senza soffitto e senza cucina, ma con due persone dall'ego ingombrante.  
Ne danno il triste annuncio 
-la proprietaria cremosa fuori e dura dentro, che l'ha ignorata prima, durante e dopo.
-il proprietario duro fuori e cremoso dentro, che ha accompagnato la sua agonia sedendosi per terra e accarezzando l'oblò.
-ricky, che mesi fa al primo ululato è tornato terrorizzato in cucina, pensando che ci fosse un grizzly in bagno
-silvia, che chiedeva spiegazioni circa l'opzione 'abiti lavabili'. E le altre lavano solo quelli non lavabili?
-il lavandino, molestato infinite volte
-la citroen, che si è avvalsa del suo ululato per doppiare l'allarme della pubblicità 

Forse con quella nuova potremo stendere capi adeguatamente puliti e centrifugati. Forse ora potremo evitare di uscire di casa per ripararci dagli ululati. Ma ci mancherà lo stesso, perchè a noi piacciono un sacco gli ego ingombranti.    

mercoledì 30 gennaio 2013

La merla

La merla non l'ho mai vista, ma so che c'è. E soprattutto la sento, perchè ieri sono uscita con un paio di calze leggere, e per compensare ho detto un sacco di parolacce pesanti. Ho fatto finta di essere interessata a tutti i prodotti di tutti i negozi del centro, solo per ripararmi dalla merla. Ho odiato più del solito la categoria delle commesse petulanti. Alla fine ho comprato l'atlante stradale d'Italia 2012-2013, regalo di compleanno per mio papà, che ogni santissimo anno annuncia orgoglioso di essere venuto al mondo sotto l'affascinante ala della merla. Devo dire che affascina anche me, anche se l'ho maledetta l'anno scorso, quando mi ha fatto volare per due metri con il mio stendino verticale, al quale mi sono affezionata come ad un gattino. La merla spazza spazza le cose brutte, e tenta di strapparti anche quelle belle, ma lei non lo sa quindi non lo fa perchè ce l'ha con te! Sei tu che devi giocare di riflessi e trattenerle con la velocità della luce!

sabato 26 gennaio 2013

Persa per uno

Persa per uno: non me l'aspettavo, perchè era da tanti anni che non si perdeva per uno. L'ha visto e se l'è mangiato con gli occhi. Ed ora che tutta la sua vita è on line e si sono moltiplicati i mezzi per comunicare non ha la più pallida idea di come si gestisca un buon abbordaggio, di quelli fatti bene. Bella domanda. Io non saprei da che parte cominciare. Ricordo le telefonate dalle cabine, con genitori che rispondevano dall'altra parte e la mia voce che si faceva sempre più piccola. E poi telefonini con lo sportellino che mi piaceva sbattere alla fine, per esprimere tutta la mia soddisfazione. E poi gli sms, evergreen, sintetici ed eloquenti. Sarà che sto leggendo l'ultimo inquietante libro di Guia Soncini. Fattostà che l'idea di essere l'amica facebookiana di un personaggio tutto da scoprire mi fa orrore, e ancor più l'idea di ricevere notifiche sul momento preciso in cui il mio messaggio viene letto su whattsup. 

martedì 22 gennaio 2013

Sei donne in una macchina da cinque

Sei donne in una macchina da cinque:
- l'adolescente è una fan del monospalla ma non ha capito che le asimmetrie fanno male.
- la mamma punta i piedi, perde costantemente la cintura del piumino, le chiavi di casa e l'euro del carrello.
- la veterana controlla tutto con sguardo esperto, pretende la precisione che non ho e alla fine le faccio tenerezza mentre peso i peperoni rossi.
- l'entusiasta si massaggia le guance per togliersi il sorriso dalla faccia, cammina avanti e indietro come quando è tanto nervosa e mi regala un biscotto dalla sua biscottiera a forma di gatto.
- la raffinata, come sospettavo, lavora di psicologia perchè vuole che io esprima al cento per cento la mia personalità (sèèè). E stranamente non si addormenta con la bocca aperta mentre guido.
- io medito confusa mentre mi spalmo la nivea che secondo tutte ha la muffa, ma secondo me è solo entrata un po' di sabbia quest'estate in spiaggia. Che è un po' la sintesi di come prendo io la vita.

mercoledì 16 gennaio 2013

La ragazza che in un giorno ha cambiato 12 vestiti

La ragazza che in un giorno ha cambiato 12 vestiti si è fatta dipingere la faccia di bianco, si è fatta l'hennè ed è salita sul baldacchino di legno decorato. Ha lo sguardo malinconico, ma una risata contagiosa. Quando arrivi non vuole più che te ne vada, e beve con piacere il tè bollente, mentre tu ti bruci la lingua. Ha un innumerevole numero di sorelle, una più bella dell'altra. Al venerdì fa il pane per tutta la settimana, e quando lo assaggi te lo mangi tutto, e ti chiedi se esista qualcosa di così buono al mondo. Le sue foto sono tutte disordinate, ma in testa ha un ordine che a me manca. Si arrabbia quando scambia la i per la e, e guida come una pazza. E' talmente pura che, tra tutti, per andare a dormire ha indossato il vestito bianco.

lunedì 14 gennaio 2013

Iraconda

Iraconda è il vizio capitale più adatto a lei. Ci ho pensato proprio questa mattina, perchè sono alle prese con il Purgatorio. A volte mi infastidisce, ovviamente. A volte mi diverte, perchè è nei momenti d'ira che esprime tutta la sua creatività, perchè inventa di quelle espressioni! Perlopiù la capisco, perchè solo così riesce a farsi sentire. Spero che non la perda mai, questa vena iraconda. Ne ha bisogno, e anche io. Perchè incazzarsi costantemente e a priori è segno di giovinezza, e di salute. 

martedì 8 gennaio 2013

Lavoretta

Lavoretta che chatta con me: 
- Ma le mele galleggiano?
- Adesso scrivo un messaggio a mio suocero e gli chiedo se le mele galleggiano.
[...]
- Non ho avuto il coraggio di scrivergli, ho fatto la prova con una terrina. No, non galleggiano. Se vuoi provo con un kiwi.
- Ma polpetta dalle suore d'estate non giocavamo a mordere le mele galleggianti nel catino?
- Sì, ma allora perchè la mia non galleggia? Adesso provo con una pentola.
[...]
- Galleggia!

Bella idea, mela scrivo. 

domenica 6 gennaio 2013

Bloccati in aeroporto

Bloccati in aeroporto dal buio della mattina al buio della sera, siamo costretti ad ammazzare il tempo osservando piccole cose delle quali non ci saremmo mai accorti, tipo il mio giubbotto che sta perdendo un bottone. E cominciamo ad aver bisogno di cose a cui non avremmo mai pensato, come un kiwi, un burro di cacao, uno shampoo secco, un libro, un giornale. Invece le uniche cose che abbiamo sono: un voucher da 5 sterline che la compagnia ci regala ogni due ore per non farci impazzire, con il quale ci divertiamo a scegliere nuove orrendità inglesi da mangiare; il giornale indipendentista irlandese; una penna che funziona; tante persone strane con cui parlare di nulla come piace tanto a me e il concerto dei Led Zeppelin senza audio, come piace tanto a lui. Bloccati in aeroporto dal buio della mattina al buio della sera, ci capita di pensare che non è una domenica qualunque, ma l'ultima della vecchia vita. Se per due settimane abbiamo staccato il cervello, adesso la realtà ci si para contro tutta baldanzosa, e ho una strizza allucinante. Da domani si comincia, sempre che riusciamo ad uscire da questo luogo di mezzo che, nonostante tutto, sta tirando fuori il meglio di noi.

giovedì 3 gennaio 2013

La maltese in cucina

La maltese in cucina mi ricorda che parlare perfettamente l'italiano non significa necessariamente essere italiani. In cucina, sì, perchè è quello il luogo in cui emergono tutte le differenze, i punti di vista, le diverse concezioni dello stare insieme. Più di tanti discorsi fatti camminando lentamente per il Veneto. Per lei il giorno più bello è stato quello sulla neve, perchè l'ha vista per la prima volta e un freddo così pungente e azzurro non l'aveva mai vissuto. Per me è stato il giorno che abbiamo passato in cucina, a preparare la festa della sera. Passare l'ultimo giorno del 2012 a conoscere nuove ricette e a raccontare le mie mi fa pensare che il 2013 sarà speciale.