giovedì 31 gennaio 2013

La lavatrice ululante - necrologio

La lavatrice ululante ha ululato il suo ultimo ululato ieri mattina alle ore 11.56.
Nata in una fabbrica tedesca mentre cadeva il muro di Berlino, studiò per tre anni dietrologia del bucato nella propria casa natale. Optò per un anno sabbatico in garage per conoscere meglio se stessa. Decise poi di andare in Erasmus in una casa molto carina, senza soffitto e senza cucina, ma con due persone dall'ego ingombrante.  
Ne danno il triste annuncio 
-la proprietaria cremosa fuori e dura dentro, che l'ha ignorata prima, durante e dopo.
-il proprietario duro fuori e cremoso dentro, che ha accompagnato la sua agonia sedendosi per terra e accarezzando l'oblò.
-ricky, che mesi fa al primo ululato è tornato terrorizzato in cucina, pensando che ci fosse un grizzly in bagno
-silvia, che chiedeva spiegazioni circa l'opzione 'abiti lavabili'. E le altre lavano solo quelli non lavabili?
-il lavandino, molestato infinite volte
-la citroen, che si è avvalsa del suo ululato per doppiare l'allarme della pubblicità 

Forse con quella nuova potremo stendere capi adeguatamente puliti e centrifugati. Forse ora potremo evitare di uscire di casa per ripararci dagli ululati. Ma ci mancherà lo stesso, perchè a noi piacciono un sacco gli ego ingombranti.    

mercoledì 30 gennaio 2013

La merla

La merla non l'ho mai vista, ma so che c'è. E soprattutto la sento, perchè ieri sono uscita con un paio di calze leggere, e per compensare ho detto un sacco di parolacce pesanti. Ho fatto finta di essere interessata a tutti i prodotti di tutti i negozi del centro, solo per ripararmi dalla merla. Ho odiato più del solito la categoria delle commesse petulanti. Alla fine ho comprato l'atlante stradale d'Italia 2012-2013, regalo di compleanno per mio papà, che ogni santissimo anno annuncia orgoglioso di essere venuto al mondo sotto l'affascinante ala della merla. Devo dire che affascina anche me, anche se l'ho maledetta l'anno scorso, quando mi ha fatto volare per due metri con il mio stendino verticale, al quale mi sono affezionata come ad un gattino. La merla spazza spazza le cose brutte, e tenta di strapparti anche quelle belle, ma lei non lo sa quindi non lo fa perchè ce l'ha con te! Sei tu che devi giocare di riflessi e trattenerle con la velocità della luce!

sabato 26 gennaio 2013

Persa per uno

Persa per uno: non me l'aspettavo, perchè era da tanti anni che non si perdeva per uno. L'ha visto e se l'è mangiato con gli occhi. Ed ora che tutta la sua vita è on line e si sono moltiplicati i mezzi per comunicare non ha la più pallida idea di come si gestisca un buon abbordaggio, di quelli fatti bene. Bella domanda. Io non saprei da che parte cominciare. Ricordo le telefonate dalle cabine, con genitori che rispondevano dall'altra parte e la mia voce che si faceva sempre più piccola. E poi telefonini con lo sportellino che mi piaceva sbattere alla fine, per esprimere tutta la mia soddisfazione. E poi gli sms, evergreen, sintetici ed eloquenti. Sarà che sto leggendo l'ultimo inquietante libro di Guia Soncini. Fattostà che l'idea di essere l'amica facebookiana di un personaggio tutto da scoprire mi fa orrore, e ancor più l'idea di ricevere notifiche sul momento preciso in cui il mio messaggio viene letto su whattsup. 

martedì 22 gennaio 2013

Sei donne in una macchina da cinque

Sei donne in una macchina da cinque:
- l'adolescente è una fan del monospalla ma non ha capito che le asimmetrie fanno male.
- la mamma punta i piedi, perde costantemente la cintura del piumino, le chiavi di casa e l'euro del carrello.
- la veterana controlla tutto con sguardo esperto, pretende la precisione che non ho e alla fine le faccio tenerezza mentre peso i peperoni rossi.
- l'entusiasta si massaggia le guance per togliersi il sorriso dalla faccia, cammina avanti e indietro come quando è tanto nervosa e mi regala un biscotto dalla sua biscottiera a forma di gatto.
- la raffinata, come sospettavo, lavora di psicologia perchè vuole che io esprima al cento per cento la mia personalità (sèèè). E stranamente non si addormenta con la bocca aperta mentre guido.
- io medito confusa mentre mi spalmo la nivea che secondo tutte ha la muffa, ma secondo me è solo entrata un po' di sabbia quest'estate in spiaggia. Che è un po' la sintesi di come prendo io la vita.

mercoledì 16 gennaio 2013

La ragazza che in un giorno ha cambiato 12 vestiti

La ragazza che in un giorno ha cambiato 12 vestiti si è fatta dipingere la faccia di bianco, si è fatta l'hennè ed è salita sul baldacchino di legno decorato. Ha lo sguardo malinconico, ma una risata contagiosa. Quando arrivi non vuole più che te ne vada, e beve con piacere il tè bollente, mentre tu ti bruci la lingua. Ha un innumerevole numero di sorelle, una più bella dell'altra. Al venerdì fa il pane per tutta la settimana, e quando lo assaggi te lo mangi tutto, e ti chiedi se esista qualcosa di così buono al mondo. Le sue foto sono tutte disordinate, ma in testa ha un ordine che a me manca. Si arrabbia quando scambia la i per la e, e guida come una pazza. E' talmente pura che, tra tutti, per andare a dormire ha indossato il vestito bianco.

lunedì 14 gennaio 2013

Iraconda

Iraconda è il vizio capitale più adatto a lei. Ci ho pensato proprio questa mattina, perchè sono alle prese con il Purgatorio. A volte mi infastidisce, ovviamente. A volte mi diverte, perchè è nei momenti d'ira che esprime tutta la sua creatività, perchè inventa di quelle espressioni! Perlopiù la capisco, perchè solo così riesce a farsi sentire. Spero che non la perda mai, questa vena iraconda. Ne ha bisogno, e anche io. Perchè incazzarsi costantemente e a priori è segno di giovinezza, e di salute. 

martedì 8 gennaio 2013

Lavoretta

Lavoretta che chatta con me: 
- Ma le mele galleggiano?
- Adesso scrivo un messaggio a mio suocero e gli chiedo se le mele galleggiano.
[...]
- Non ho avuto il coraggio di scrivergli, ho fatto la prova con una terrina. No, non galleggiano. Se vuoi provo con un kiwi.
- Ma polpetta dalle suore d'estate non giocavamo a mordere le mele galleggianti nel catino?
- Sì, ma allora perchè la mia non galleggia? Adesso provo con una pentola.
[...]
- Galleggia!

Bella idea, mela scrivo. 

domenica 6 gennaio 2013

Bloccati in aeroporto

Bloccati in aeroporto dal buio della mattina al buio della sera, siamo costretti ad ammazzare il tempo osservando piccole cose delle quali non ci saremmo mai accorti, tipo il mio giubbotto che sta perdendo un bottone. E cominciamo ad aver bisogno di cose a cui non avremmo mai pensato, come un kiwi, un burro di cacao, uno shampoo secco, un libro, un giornale. Invece le uniche cose che abbiamo sono: un voucher da 5 sterline che la compagnia ci regala ogni due ore per non farci impazzire, con il quale ci divertiamo a scegliere nuove orrendità inglesi da mangiare; il giornale indipendentista irlandese; una penna che funziona; tante persone strane con cui parlare di nulla come piace tanto a me e il concerto dei Led Zeppelin senza audio, come piace tanto a lui. Bloccati in aeroporto dal buio della mattina al buio della sera, ci capita di pensare che non è una domenica qualunque, ma l'ultima della vecchia vita. Se per due settimane abbiamo staccato il cervello, adesso la realtà ci si para contro tutta baldanzosa, e ho una strizza allucinante. Da domani si comincia, sempre che riusciamo ad uscire da questo luogo di mezzo che, nonostante tutto, sta tirando fuori il meglio di noi.

giovedì 3 gennaio 2013

La maltese in cucina

La maltese in cucina mi ricorda che parlare perfettamente l'italiano non significa necessariamente essere italiani. In cucina, sì, perchè è quello il luogo in cui emergono tutte le differenze, i punti di vista, le diverse concezioni dello stare insieme. Più di tanti discorsi fatti camminando lentamente per il Veneto. Per lei il giorno più bello è stato quello sulla neve, perchè l'ha vista per la prima volta e un freddo così pungente e azzurro non l'aveva mai vissuto. Per me è stato il giorno che abbiamo passato in cucina, a preparare la festa della sera. Passare l'ultimo giorno del 2012 a conoscere nuove ricette e a raccontare le mie mi fa pensare che il 2013 sarà speciale.