venerdì 5 ottobre 2012

I pendolari del treno

I pendolari del treno sono dicotomici: quelli che stanno al telefono e quelli che non stanno al telefono, quelli incredibilmente belli e quelli incredibilmente brutti, quelli che sono in anticipo e quelli che sono in ritardo, quelli che ridono e quelli che piangono, quelli con l'influenza e quelli senza l'influenza, quelli che vogliono andare a casa e quelli che se ne sono appena andati, quelli con il trolley e quelli con lo zaino, quelli simpatici e quelli antipatici, quelli che lo stavano per perdere e quelli che lo stavano aspettando da ore, quelli della prima classe e quelli della seconda, quelli che vanno al primo piano e quelli che stanno al piano terra, quelli che chiacchierano e quelli che stanno zitti, quelli che comprano il biglietto e quelli che non lo comprano. In treno non c'è una via di mezzo, c'è il bianco e il nero e va bene così. E quando sei pendolare del treno, devi imparare ad interpretare ogni giorno quel bianco o quel nero, senza sfumature di sorta. Puoi essere a righe, o a pois, o a quadretti, ma il confine deve essere netto.

Nessun commento:

Posta un commento