mercoledì 23 maggio 2012

Il sessantenne coi rayban

Il sessantenne coi rayban arriva tutti i giorni con il furgone bianco a ritirare gli scatoloni. Con il suo fedele transpallet fa più giri, e ad ogni giro cambia espressione. E’ alto e secco, e tiene anche i baffi bianchi. Il sessantenne coi rayban ha condiviso con me tutte e quattro le stagioni, e credo di essere ormai per lui un libro aperto.
Ad ottobre mi guardava di striscio incuriosito.
A novembre mi salutava con un timido sorriso.
A dicembre mi chiedeva intenerito se avevo freddo.
A gennaio esclamava: ‘Già la tintarella!’
A febbraio mi ha offerto un caffè alla macchinetta.
A marzo faceva lo slalom divertito
Ad aprile mi augurava buone vacanze
A maggio mi ha chiesto come mi chiamo.
Io invece del sessantenne con i rayban ho capito solo che è un patito dei rayban e che ne ha uno per ogni stagione. Per il resto, i suoi occhi sono per me un enorme mistero.     

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