Lo stakanovista in vacanza ci va
malvolentieri, perché deve separarsi dal suo giardino. Ogni anno lo stesso
rito: mi guarda negli occhi con la gomma dell’acqua in mano e mi dice: ‘guarda
che ti sto affidando la cosa a me più cara’. In quanto sua figlia, mi viene da
pensare che per salire in prima posizione dovrei diventare più piatta di quello
che già sono, tingermi i capelli di verde e piantarmi qualche margherita sulle
gambe. Quest’anno a luglio c’è stata una novità, sconvolgente: una talpa ha
bucato senza pietà, creando dei –a mio avviso interessanti- pois marroni su
sfondo verde. Lo stakanovista non ancora in vacanza si è accanito per un intero
mese contro di lei, scaraventandole addosso degli appellativi che non mi sento
di riportare pubblicamente. Una volta partito, di regola succede che mi
telefona tutte le sere per sapere come sta il giardino. Io -dico così eh- mi
sono appena presa una multa da far girare la testa e il colorito della salvia
non l’ho ancora controllato. Allora invento ogni volta una tonalità cromatica, anche
se mi verrebbe da dire ‘è color salvia’ e me ne vado al mare il giorno in cui
torna.
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