lunedì 20 agosto 2012

Lo stakanovista in vacanza


Lo stakanovista in vacanza ci va malvolentieri, perché deve separarsi dal suo giardino. Ogni anno lo stesso rito: mi guarda negli occhi con la gomma dell’acqua in mano e mi dice: ‘guarda che ti sto affidando la cosa a me più cara’. In quanto sua figlia, mi viene da pensare che per salire in prima posizione dovrei diventare più piatta di quello che già sono, tingermi i capelli di verde e piantarmi qualche margherita sulle gambe. Quest’anno a luglio c’è stata una novità, sconvolgente: una talpa ha bucato senza pietà, creando dei –a mio avviso interessanti- pois marroni su sfondo verde. Lo stakanovista non ancora in vacanza si è accanito per un intero mese contro di lei, scaraventandole addosso degli appellativi che non mi sento di riportare pubblicamente. Una volta partito, di regola succede che mi telefona tutte le sere per sapere come sta il giardino. Io -dico così eh- mi sono appena presa una multa da far girare la testa e il colorito della salvia non l’ho ancora controllato. Allora invento ogni volta una tonalità cromatica, anche se mi verrebbe da dire ‘è color salvia’ e me ne vado al mare il giorno in cui torna.

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