Pane, amore e geografia hanno
lavorato con me in questi due mesi di cappellini, neologismi, manine
appiccicaticce e lavoretti con le bottiglie riciclate. Pane si chiama così
perché è la versione italiana di BREAD Pitt. Trova sempre i passaggi a livello
chiusi, ma non si arrabbia mai lo stesso, forse perché viene subito assalito
dalle groupies. La sua stanza preferita è il bagno, dove si lava sempre le mani
con il sapone. Il suo oggetto preferito è il cronometro, che semina terrore ed
eccitazione. Amore si chiama così perché è in assoluto la donna più innamorata
che io conosca. Si trucca sempre di azzurro, la sua bevanda preferita è una
cosa viola che fa passare per ‘red wine’ e della sua canzone preferita ricordo
solo la parola ‘happy’. È l’unica olandese che conosco ad avere un fortissimo
accento palermitano ed è anche l’unica olandese che conosco. Geografia si
chiama così perché conosce a menadito tutti i confini dell’Africa, ma è
bravissimo, perché non te lo fa pesare. Ti sa masterizzare settanta cd in due
ore, e il suo luogo preferito è la biblioteca. Quando arriva, scatta un applauso
festante, e questo mi fa arrivare ad una conclusione: che se dovessi rinascere
uomo, la prima cosa che farei è entrare in un centro estivo, per farmi adorare
in tutta la mia maschia autorità. E la seconda cosa che farei è provare il
sapore di una vita con i peli sotto le ascelle.
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