mercoledì 1 agosto 2012

Pane, amore e geografia


Pane, amore e geografia hanno lavorato con me in questi due mesi di cappellini, neologismi, manine appiccicaticce e lavoretti con le bottiglie riciclate. Pane si chiama così perché è la versione italiana di BREAD Pitt. Trova sempre i passaggi a livello chiusi, ma non si arrabbia mai lo stesso, forse perché viene subito assalito dalle groupies. La sua stanza preferita è il bagno, dove si lava sempre le mani con il sapone. Il suo oggetto preferito è il cronometro, che semina terrore ed eccitazione. Amore si chiama così perché è in assoluto la donna più innamorata che io conosca. Si trucca sempre di azzurro, la sua bevanda preferita è una cosa viola che fa passare per ‘red wine’ e della sua canzone preferita ricordo solo la parola ‘happy’. È l’unica olandese che conosco ad avere un fortissimo accento palermitano ed è anche l’unica olandese che conosco. Geografia si chiama così perché conosce a menadito tutti i confini dell’Africa, ma è bravissimo, perché non te lo fa pesare. Ti sa masterizzare settanta cd in due ore, e il suo luogo preferito è la biblioteca. Quando arriva, scatta un applauso festante, e questo mi fa arrivare ad una conclusione: che se dovessi rinascere uomo, la prima cosa che farei è entrare in un centro estivo, per farmi adorare in tutta la mia maschia autorità. E la seconda cosa che farei è provare il sapore di una vita con i peli sotto le ascelle.   

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