sabato 26 gennaio 2013

Persa per uno

Persa per uno: non me l'aspettavo, perchè era da tanti anni che non si perdeva per uno. L'ha visto e se l'è mangiato con gli occhi. Ed ora che tutta la sua vita è on line e si sono moltiplicati i mezzi per comunicare non ha la più pallida idea di come si gestisca un buon abbordaggio, di quelli fatti bene. Bella domanda. Io non saprei da che parte cominciare. Ricordo le telefonate dalle cabine, con genitori che rispondevano dall'altra parte e la mia voce che si faceva sempre più piccola. E poi telefonini con lo sportellino che mi piaceva sbattere alla fine, per esprimere tutta la mia soddisfazione. E poi gli sms, evergreen, sintetici ed eloquenti. Sarà che sto leggendo l'ultimo inquietante libro di Guia Soncini. Fattostà che l'idea di essere l'amica facebookiana di un personaggio tutto da scoprire mi fa orrore, e ancor più l'idea di ricevere notifiche sul momento preciso in cui il mio messaggio viene letto su whattsup. 

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