L’uomo che non mi guarda mai
negli occhi preferisce sistematicamente la siepe dietro di me, o il palo della
luce alla mia sinistra o il bidone della carta alla mia destra. Ogni volta che
mi incontra scuote la testa con un sorriso sornione, e poi gli occhi iniziano a
roteare dappertutto, pur di non incrociare il mio sguardo. Io una volta
pensavo: ‘Avrò una macchia di peperonata, il prezzemolo tra i denti, la matita
sbavata, un nido di api tra i capelli’. Imbarazzo puro, e paranoie al galoppo.
Poi sono diventata abbastanza grande da pensare: ‘Deve proprio fargli paura la
mia innata voglia di entrare in quella testa di’.
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