domenica 22 luglio 2012

La mia amica con le sopracciglia corrucciate


La mia amica con le sopracciglia corrucciate mi fa subito capire che c’è qualcosa che non va, perché corruccia le sopracciglia come nessun altro sa fare. Allora io attivo otto dei miei polpastrelli e con lo scorrucci-massaggio le scorruccio le sopracciglia, e le dico che tutto andrà per il verso giusto. Una volta ci sentivamo per decidere se mettere in valigia la maglietta a pois rossi su fondo bianco o quella a pois bianchi su fondo rosso. Oppure per analizzare la telefonata con la compagna di classe del migliore amico del tipo che ci piaceva. O per lamentarci perché le nostre mamme non ci lasciavano dipingere la camera di giallo. Ci vedevamo ogni giorno, con la scusa di andare a comprare i fogli con i buchi o per trovare il diario dei nostri sogni. Nelle occasioni speciali ci fiondavamo al mercato a provare tutti i vestiti che puntualmente non compravamo. Ora siamo assorbite dalle nostre vite, e capita, come oggi, che ci regaliamo lunghissime chiacchierate al telefono mentre facciamo mille altre cose: io mi piazzo in terrazza e tento di rimediare all’orrenda abbronzatura da centri estivi, poi mi depilo una gamba e lavo l’insalata. Lei cambia le lenzuola, toglie erbacce e impara a muovere il mouse. Ora ci cerchiamo per dirci che ci siamo traferite, che abbiamo cambiato lavoro, che siamo sull’orlo di una crisi di nervi, che abbiamo rotto con alcune persone, che abbiamo legato con altre, che le nostre sorelle stanno crescendo e le nostre mamme invecchiando. Che il tempo vola e che noi, tutto sommato, siamo rimaste le stesse.    

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